Solo ieri sembrava fosse appena iniziato giugno e invece settembre è già alle porte, accompagnato dalla frenesia quotidiana e schizofrenica della vita di città. Il ritorno dalle vacanze (per chi ci è andato) è sempre un momento drammatico, in cui la realtà della montagna di cose da fare accumulatesi tra un bagno in mare e un cocktail sulla spiaggia ti colpisce, sadica e spietata, distruggendo il microcosmo di felicità dell’estate. Per evitare la crisi e ingranare in modo graduale, cercando l’ispirazione per ripartire con il piede giusto, una buona idea potrebbe essere dedicarti alla lettura di quei blog che ti riprometti sempre di leggere ma per i quali durante l’anno non trovi mai tempo.
La selezione di blog per traduttori/imprenditori è davvero ampia e fare una cernita è una missione ardua. Per ovvi motivi di spazio ne ho dovuti tralasciare alcuni validissimi e ho limitato questo post a 10 blog che personalmente leggerei per tornare in working-mode o semplicemente per dare un tocco di creatività e nuova energia al mio business.
Traduzione
Want Words blog di Marta Stelmaszak: 140 post con consigli utili su traduzione ed entrepreneurship, appena raccolti da Marta in un comodissimo ebook gratuito, intitolato Business School of Translators Lessons, scaricabile dal suo sito internet. Una risorsa preziosa che risponde a tutti i dubbi dei professionisti determinati a fare della traduzione il proprio lavoro.
The Open Mic: trattandosi di una piattaforma di blogging (ma non solo) per traduttori dove ciascuno può postare interventi a proprio piacimento, gli argomenti trattati sono i più disparati e trattano tematiche inerenti alla traduzione sotto molteplici punti di vista, dai cat tools al time management, dalle tariffe alla corrispondenza con i clienti, da post motivazionali a riflessioni sulla professione. Ottimo per prendere spunti, approfondire e avviare discussioni costruttive con colleghi.
Linguaenauti: Blog molto curato e interessante della traduttrice Eleonora Cadelli, che ho avuto il piacere di scoprire dopo il workshop Italiano Corretto della scorsa primavera a Pisa. Contiene riflessioni sulla lingua e sulla traduzione, consigli utili e interviste a traduttori, linguisti, ma anche a psicologi e personal trainer per aiutarci a capire come affrontare al meglio la vita da freelancer.
Doppioverso: il mio amore per il blog delle doppioverso non è un mistero, ho divorato tutti i loro post in pochi giorni non appena le ho “scoperte” e da allora le seguo religiosamente. Con il loro modo di scrivere accattivante, riflessivo e mai scontato, Chiara e Barbara affrontano tutte le sfaccettature del mondo della traduzione, con un focus particolare su quella giornalistica ed editoriale, dando consigli utili e fornendo spunti di riflessione a traduttori stagionati e alle prime armi. Un must.
Senzaudio: è un blog poliedrico dove troverete post su libri, traduzione, editoria, interviste. Gli interventi che preferisco in quanto traduttrice sono quelli della rubrica curata dalla talentuosa Stefania Marinoni, che offre sempre ottimi consigli soprattutto per traduttori editoriali o aspiranti tali. Una miniera di informazioni utili, precise, dritte al punto e sempre sul pezzo.
Federica Aceto + Diario di una traduttrice editoriale [Okay ho barato, questi sono due, ma non riuscivo proprio a decidermi]: Entrambi i blog, curati rispettivamente da Federica Aceto e Thais Siciliano, sono focalizzati sulla traduzione letteraria, fanno luce sulle difficoltà e sul fascino del tradurre romanzi, riflettono su aspetti teorici e pratici della professione, raccontano i personaggi che prendono vita in italiano grazie al loro lavoro e fanno anche un po’ sognare aspiranti traduttrici letterarie come la sottoscritta.
Blogging, personal branding, entrepreneurship
Silvia Sola: il blog di Silvia è molto utile per chi ha un proprio blog, ma anche per chi è alle prese con la comunicazione online con clienti o potenziali clienti. Con la sindrome da blogger impostora costantemente in agguato, trovo che i suoi post offrano delle utili linee guida in merito a forma e contenuti, per rimanere sulla retta via e non gettare la spugna cedendo alla sensazione di incompetenza che spesso mi assale.
Gioia Gottini: ho scoperto il suo blog di recente grazie a C+B e sono rimasta davvero impressionata (in senso buono) dalla cura del sito, dai consigli preziosi per piccoli business, dalla positività che trasmette e dal suo modo di scrivere intimo e coinvolgente. Una piacevole sorpresa che continuerò a seguire con attenzione. Inoltre, è scaricabile dal suo sito un e-book molto accattivante intitolato “101 idee per far crescere il tuo business a costo zero“, che è in cima alla mia lista delle cose da leggere.
C+B e Female Entrepreneur Association [Sì sì, ho barato anche qui, ma solo perché il concetto di fondo è simile] Entrambi i siti si rivolgono a donne imprenditrici e proprietarie di piccoli business e forniscono idee, consigli, ispirazione di stampo creativo per motivare e far raggiungere i propri obiettivi alle lettrici. Il primo, in italiano, è guidato dalla frizzante Francesca Marano e offre spunti interessanti mediante blog, chat su twitter, corsi e gadget. Il secondo, gestito dalla britannica Carrie Green, offre masterclass settimanali, materiali audio e video scaricabili e strumenti creativi utili per portare il proprio business sulla via del successo.
Chicca finale
Giappone Mon Amour: Infine, da nipponista, non potevo non aggiungere una chicca sul mio paese dei sogni. Considerata l’abbondanza di materiale di cui pullula il web, raccontare il Giappone e i giapponesi in modo originale non è per niente facile, ma Laura Imai Messina, scrittrice di grandissimo talento in Giappone da diversi anni, ogni mese riesce a regalarne un ritratto delicato e quasi mistico attraverso l’analisi di espressioni particolari della lingua giapponese. Un blog che ad ogni post mi fa venire un’incredibile nostalgia del paese del Sol Levante. Consigliatissimo anche ai non nipponisti.
Buona lettura! 🙂
[*L’ordine è del tutto casuale, non è una classifica]
[**Un post d’argomento simile scritto dalle doppioverso è apparso qualche giorno fa sul blog della Giornata del Traduttore. Ho deciso di pubblicare ugualmente questo post nonostante le similitudini perché lo avevo pronto da un po’ e per non vanificare tutti gli sforzi investiti nella preparazione di uno pseudo-calendario editoriale dopo mesi di totale anarchia.]