Call it Magic: bilanci, obiettivi e nuove avventure

L’altroieri sera si sono chiuse le porte del 2016 , qui a Vancouver sotto l’ennesima coltre di neve della stagione, e stamattina, nella nuova casa, di fronte al caminetto finto che non funziona, avvolta nel piumone in compagnia di una tazza di cioccolata calda, è tempo di bilanci. Se dovessi dare una forma al mio 2016 sarebbe sicuramente un turbine: di esperienze, di emozioni, di colori, di luoghi, di parole, di obiettivi raggiunti e non raggiunti, di desideri, di progetti, di errori. È stato un anno stressante, ma altrettanto gratificante, in cui sento di aver gettato le basi di qualcosa ancora più grande di me, ma in cui credo molto.

Pochi giorni fa Words in Wonderland spegneva la sua prima candelina, a un anno di distanza da quel post sui buoni propositi del 2016. È tempo di rispolverarlo, per vedere cos’ho davvero combinato in questi 366 giorni.

Propositi 2016 in Review:

1/ Creare il mio brand: check! Quello che ha portato a Ikigai Translations è stato un percorso lungo e travagliato, fonte di ansia e dubbi amletici, ma di cui ora posso dire di essere orgogliosa. È ancora da migliorare sotto vari punti di vista, ma chi inizia è a metà dell’opera, no? Se sei anche tu agli inizi e ti interessa il mio esperimento di branding fai-da-te, in cui parlo di ispirazione, procrastinazione, logo, sito internet, puoi dare un’occhiata qui.

2/ Continuare a specializzarmi: check! Se fosse per me, la formazione non sarebbe mai abbastanza, la lista di corsi interessanti che mi piacerebbe seguire non fa altro che allungarsi. Quest’anno mi sono focalizzata soprattutto sulla traduzione editoriale, sull’ambito dei sottotitoli e sull’aspetto business, ma ho già un programma ricco per il 2017.

3/ Networking: check! Sgusciare fuori dalla mio mantello dell’invisibilità è stata una delle sfide maggiori dell’anno, ma è stato anche il passo che mi ha regalato le soddisfazioni più grandi. Sono stata alla Translation and Localization Conference di Varsavia, al workshop sulla traduzione della letteratura fantasy e a Italiano Corretto a Pisa, alla fiera del libro di Bologna e ho avuto la fortuna di conoscere persone straordinarie, che rappresentano per me una continua e inesauribile fonte d’ispirazione. È stato un po’ come tornare alla scuola elementare, quando il primo giorno venivo presentata alla classe come “la bambina nuova” e stavo lì impalata, sorridente e in imbarazzo, per poi trovare tra quei banchi delle persone che sarebbero diventate fondamentali “amiche per la vita”.

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A sinistra con Gala, Marta e Valeria; a destra con Irene e Alice

 

4/ Portare avanti il blog con regolarità e rafforzare la presenza online: check! Diciamo che la regolarità sul blog un pochino mi è mancata nei mesi centrali dell’anno, ma ho recuperato postando più di frequente verso la fine. Ho ricevuto tantissimo supporto e commenti positivi che non mi aspettavo e spero questo piccolo spazio di sproloqui continui a crescere.

5/ Continuare a perfezionare le mie capacità linguistiche e aggiungere lingue nuove: nì. Ho cercato di tornare a parlare e leggere in giapponese con più regolarità rispetto al 2015, ma ho dovuto accantonare a malincuore il finlandese per mancanza fisica di tempo, almeno per il momento.

6/ Leggere di più in italiano: failed! Principalmente perché la biblioteca non è molto fornita, ma conto di rimediare quest’anno grazie al potere del Kindle.

7/ Gestire il tempo in modo più efficiente: si può migliorare. Non sono ancora lontanamente vicina al livello di produttività che vorrei raggiungere, ma sto cercando di procedere per gradi.

8/ Credere di più in me stessa. Meh. Purtroppo la sindrome dell’impostora e del “non sono capace, dovevo andare a fare la venditrice di ghiaccioli ai pinguini nel Sahara” è sempre dietro l’angolo, ma ci sto lavorando.

Il 2016 mi ha portato anche La bottega dei traduttori, molti progetti interessanti, sprazzi di creatività che non pensavo di avere, dei bellissimi viaggi – alle Hawaii, in Polonia e nel mio amato Giappone – ma anche la scoperta di gemme di Vancouver che non conoscevo, la consapevolezza che se una giornata ha 24 ore non posso riempirmi di cose da fare come se ne avesse 48, e la convinzione che vivere con la meraviglia negli occhi rende il mondo più bello.

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Hawaii

In vista dell’anno nuovo, ho fatto poi l’esperimento della “parola dell’anno” e ne è risultato che il mio 2017 sarà all’insegna della magia e dell’avventura!

Quest’anno lavorerò quindi per:

  • Organizzare meglio il mio business a livello pratico (finanze in ordine, planning fatti per bene, fatture sempre sotto controllo)
  • Rendere più visibile il mio sito internet (più SEO e Google Analytics)
  • Iniziare a muovermi verso un target più specifico di clienti
  • Veder pubblicato il libro per La bottega dei traduttori su cui sto lavorando da mesi, ma che ancora è lontano anni luce dall’essere vagamente accettabile
  • Incontrare e reincontrare di persona colleghe e mentori che ho conosciuto online nel 2016
  • Dedicare un pochino di tempo a me stessa e alla mia famiglia (vicina e lontana) senza sentirmi in colpa o avere l’ansia di non riuscire a fare tutto quello che devo fare
  • Iniziare a lavorare a un progetto top-secret su cui mi sto arrovellando da un po’, ma che richiede disciplina, risorse e coraggio.

Infine, farò del mio meglio per non farmi risucchiare dall’abitudine e cercare di vivere ogni giorno seguendo le mie parole dell’anno: magia e avventura!

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[Quarry Rock – Vancouver. Questa è mia sorella, la mia foto era troppo brutta per essere condivisa pubblicamente]